Meditazione subacquea
Per definizione, la meditazione (dal latino meditatio, riflessione) è, in generale, una pratica che si utilizza per raggiungere una maggiore padronanza delle attività della mente, in modo che questa divenga capace di concentrarsi su un solo pensiero, su un concetto elevato, o un preciso elemento della realtà, cessando il suo usuale chiacchierio di sottofondo e divenendo assolutamente acquietata, pacifica.
È una pratica volta quindi all'auto-realizzazione, che può avere uno scopo religioso, spirituale, filosofico, o in vista di un miglioramento delle condizioni psicofisiche.
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Per iniziare è bene distinguere la meditazione in 2 filoni in principali:
la focalizzazione ed il monitoraggio.
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Focalizzazione
In una meditazione che appartiene al filone della focalizzazione la tua attenzione, il tuo focus viene indirizzato verso un “qualcosa” in particolare.
Può essere qualsiasi cosa e non deve, per forza, essere un oggetto reale.
Ci sono infatti meditazioni che pongono l’attenzione sul respiro, su un mantra, su un' immagine, su una parte del corpo, ecc.
Può risultare complicato mantenere il focus su quello che è l’oggetto della tua attenzione.
Non c’è da preoccuparsi, è normale.
Raggiungere la capacità di mantenere alto il flusso di attenzione sull’oggetto scelto è complicato e diventa più forte con l’avanzare del praticantato.
Con il passare del tempo ti distrarrai meno facilmente e svilupperai una profondità e una fermezza di attenzione tale da permetterti di assorbire e percepire tutte le proprietà benefiche della dolce arte della meditazione.
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Monitoraggio
Le meditazioni che appartengono al filone del monitoraggio invece suggeriscono di focalizzare l’attenzione sull’osservazione dei propri pensieri, in modo non giudicante quindi di ascoltarsi.
Bada bene, questo non significa perderti tra i tuoi pensieri.
Perdersi tra i pensieri è naturale, è una funzione formidabile della mente che ti consente di avere idee creative e anche di riposarti, ma nulla c’entra con una pratica meditativa, perché quando ti perdi tra i tuoi pensieri ti identifichi con essi, mentre quando mediti non c’è identificazione con i pensieri, li guardi da lontano e non li giudichi.
Bene, ora sai la differenza tra la focalizzazione ed il monitoraggio.
Esistono diverse pratiche meditative ma la più studiata in assoluto, quella per cui i risultati scientifici sono maggiormente comprovati è la meditazione mindfulness.
Meditazione Mindfulness
Si tratta di un adattamento delle pratiche buddiste tradizionali ed è un ramo della meditazione Vipassana, ma prende una forte influenza anche da altri filoni meditativi buddisti, come la pratica Zen.
Mindfulness è la traduzione occidentale del termine buddista “sati”, che significa essenzialmente consapevolezza, attenzione sollecita.
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Questo tipo di meditazione, pur avendo origini antichissime nella tradizione buddista, essendosi molto sviluppata a partire dagli anni ’70 nel mondo occidentale, gode di tantissimi studi scientifici a testimonianza dei suoi benefici su mente e corpo… parliamo di una vera e propria mole di evidenze scientifiche che attestano l’efficacia della pratica meditativa mindfulness.
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Detto ciò, in cosa consiste la pratica di meditazione Mindfulness?
Consiste nel concentrarsi sul momento presente, (qui e ora), osservando i pensieri che emergono senza giudicarli.
Occorre prestare attenzione alle sensazioni, ai pensieri e alle emozioni che si presentano attimo per attimo.
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Per la “pratica formale” si comincia seduti su di un cuscino messo sul pavimento o su una sedia.
Prestiamo particolare attenzione al movimento provocato dalla respirazione. Nell’istante in cui prendiamo la boccata d’aria ed espiriamo, cerchiamo di essere consapevoli del fatto che stiamo respirando e di come ci sentiamo in quel determinato istante. Questo è fondamentale farlo per l’intera durata della sessione di meditazione, senza dimenticare di percepire bene il contorno: sensazioni, pensieri, sentimenti, emozioni.
È abbastanza faticoso e lo sforzo maggiore consiste nell’evitare a ogni costo di aggiungere quel qualcosa in più all’esperienza che stiamo vivendo in quell’istante, ma di essere consapevoli al cento per cento su ciò che ci sta accadendo, senza perderci.
È normale che la mente venga distratta mentre si percepiscono suoni, sensazioni e pensieri. Ma ogni qual volta che ciò accade, riconosciamo la nostra distrazione e riportiamo diretti l’attenzione sulla respirazione. Fatto ciò ricominciamo ad osservare i pensieri e le sensazioni che emergono, sempre in modo oggettivo, senza giudicare.
Ricordiamoci che esiste una netta differenza tra l’essere “dentro” il pensiero/sensazione o semplicemente l’”essere consapevoli” della sua presenza.
Impariamo a godere della pratica. Una volta che ci siamo riusciti, potremo apprezzare quanto il nostro corpo e la nostra psiche si sentano diversi in maniera positiva.
È possibile praticare la meditazione mindfulness persino durante le nostre attività quotidiane, attraverso le “pratiche informali”. Mentre stiamo camminando, mentre stiamo parlando e addirittura mentre siamo sott'acqua.
Rimane ovvio che in questo caso la concentrazione deve essere ancora più forzata e bisogna esercitarsi molto sulla consapevolezza di ciò che sta accadendo in noi, senza vivere in “modalità automatica”.
Questo significa che mentre stiamo parlando dobbiamo prestare attenzione alle parole che stiamo pronunciando, al modo in cui stiamo parlando e ascoltare il tutto con presenza attiva. La stessa cosa vale se stiamo camminando; quindi dobbiamo essere in grado di percepire i nostri movimenti del corpo, come i piedi toccano il suolo, come si muovono le anche, i suoni che stiamo ascoltando.
Sott'acqua presteremo attenzione sulle sensazioni che il nostro corpo ci comunica come il bisogno di compensare, segno che il nostro assetto è negativo o il suono delle bolle che indica il nostro stato emotivo.
Al termine di questa esperienza, sarai orgoglioso di essere un "subacqueo zen!"
Hai imparato con la respirazione, a controllare non solo il tuo assetto ma a gestire le emozioni e calmare la tua mente.
Hai imparato a concentrarti e meditare accrescendo la tua consapevolezza.
Hai imparato, divertendoti, a volare nel blu, fondendoti col mare e vivendo nuove sensazioni meravigliose.
Hai imparato ad esplorare, non solo il mondo marino che ti circonda ma anche il mare che c è dentro di te.
Congratulazioni e felice di aver condiviso queste emozioni insieme.
Cosa faremo:
Oggi ci tufferemo in una speciale immersione meditativa basata sul Respiro
Come è possibile bene immaginare, dobbiamo concentrarsi sul soffio vitale fino a quando non diventa un’azione matematica. Lo possiamo fare osservando il respiro e ascoltando le nostre bolle d'aria che escono lente e ritmiche dall'erogatore oppure seguendo alcuni schemi di espirazione e inspirazione in modo da diventare coscienti dei dinamismi del Cielo e della Terra, attraverso il respiro ascendente e discendente, fluttuando e sentendo il nostro corpo in assetto neutro anche ad occhi chiusi!
L'obbiettivo e di raggiungere una padronanza assoluta sulla percezione del corpo immerso nell'acqua, aumentando la nostra consapevolezza e stima in noi stessi.
Profondi dentro.
Durata dell'esperienza mezza giornata
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